Visitare Bordeaux e scoprire la Borsa del Lavoro.

Nel 1938, viene inaugurata la Borsa del lavoro. Doveva essere, per il sindaco Adrien Marquet, l’apoteosi dell’economia delle corporazioni, ispirata dal fascismo.

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Durante le nostre visite in italiano di Bordeaux, ci capita talvolta di entrare Nella Borsa del lavoro. I piu grandi artisti degli anni trenta hanno contribuito a rendere unica questa costruzione. Affreschi, pietre e marmi nobili, legni pregiati, il tutto mescolato nel piu puro stile internazionalista. Attualmente in restauro, sede dei principali sindacati francesi, i nostri tour in italiano a Bordeaux vi permetteranno di conoscere in esclusiva questo gioello degli anni 30-40, al di fuori dei sentieri turistici tradizionali.

Il Mare della Garonna

La Garonna nel corso dei secoli è stata sempre vista come una sorta di mare dai bordolesi. Luogo insidioso ma anche barriera protettiva. Agli inizi dell’Ottocento venne costruito il Pont de Pierre (oggi uno dei simboli di Bordeaux). Il numero delle sue arcate nasconde una storia tutta da scoprire.P1060897

Pietre d’inciampo… cosa sono?

 

Ne abbiamo trovate 5. In Piazza Saint Pierre. Poche righe che corrispondono a tappe difficili che possiamo facilmente immaginare. nascita in uno Sthetl. Fuga dalla non sempre tollerante Polonia. Francia. nascita dei figli a Strasburgo, che ospita una grande comunità ebraica. Probabile fuga a Bordeaux dopo il 1939, anno dell’invasione tedesca.  Fuga inutile…stolperstein

Le Pietre d’inciampo (in tedesco Stolpersteine) sono una iniziativa dell’artista tedesco Gunter Demnig per depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. L’iniziativa, attuata in diversi paesi europei, consiste nell’incorporare, nel selciato stradale delle città, davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazioni, dei blocchi in pietra ricoperti al di sopra con una piastra di ottone.

Bordeaux da scoprire.

Un Tour de France senza bici: Flora Tristan, femminista e sindacalista ante litteram.

 

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Passeggiando per il quartiere Saint-Pierre, nella via des Bahutiers, sei mattonelle ci ricordano che proprio in questa stradina, che una volta era il cuore della città medioevale, al centro della vita portuaria, é passata a miglior vita Flora Tristan.
Figlia di un nobile peruviano (lei diceva di essere figlia di Simon Bolivar e discendente di Montezuma!!) e di madre francese, Flora ha combattuto tutta la vita per i diritti delle donne. Nel 1844, anno del suo decesso, comincia un “Tour de France” per diffondere le sue idee: formale diritto al lavoro per tutti, con la garanzia di un salario dignitoso, l’abolizione della pena di morte, il divorzio e altre riforme democratiche